mercoledì 5 novembre 2008

Siti a sfondo sociale e la loro importanza

«Il dialogo sul web tra il mondo del volotariato ed i giovani non c’è. Questo è un grande limite considerati i risultati delle ricerche che in Europa vedono i teenager pronti ad impegnarsi in attività con le strutture no profit». Lo ha ha dichiarato il professor Francesco Pira, docente di Comunicazione sociale e pubblica e Relazioni pubbliche dell’Università di Udine dopo il quarto Monitoraggio sui maggiori siti web del Sociale (le precedenti rilevazioni erano state effettuate nel 2003, 2005, 2006). Il gruppo di lavoro della facoltà di Lingue dell’Università di Udine, nell’ambito del corso di laurea in Relazioni pubbliche, ha prodotto il nuovo rapporto sulla situazione del volontariato italiano sul web nel 2007, chiudendo il lavoro di ricerca nei primi giorni di novembre.
«È ancora scarsa – sottolinea Pira, coordinatore del monitoraggio – la bidirezionalità tra le associazioni ed i potenziali iscritti o i futuri diregenti. I linguaggi sono spesso inadeguati e si evidenziano pochissime realtà che hanno compreso fino in fondo la forte capacità di pentrazione di internet. È ancora quasi nulla l’accessibilità per i non vedenti, gli ipovedenti e le persone che non fanno uso degli arti. Non c’è, come abbiamo già detto in passato, nessun obbligo di legge al contrario che per i portali pubblici, ma rimane quello etico-morale».

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